Andare oltre alle barriere della comunicazione inclusiva
Si può andare oltre alle barriere.
Fare Comunicazione significa trasferire informazioni tra due o più soggetti coinvolti.
Per comunicazione si intende quel processo per cui conoscenze, bisogni atteggiamenti o emozioni vengono scambiate tra tutti gli utenti coinvolti
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Al giorno d’oggi ci sono vari tipi di comunicazione, quella verbale composta da parole, non verbale fatta da espressioni facciali, oggi però vogliamo soffermarci sulla comunicazione inclusiva, di cui abbiamo già parlato in precedenza.
La comunicazione inclusiva è incentrata sulla capacità di far arrivare un messaggio ad un bacino ampio di utenti che ci seguono, superando ostacoli come disabilità e deficit.
Ma ci domandiamo perché la comunicazione inclusiva sia importante ancora oggi?
Il principio su cui si fonda è il tema dell’accessibilità ed è fondamentale in tutti i settori sociali e aziendali perché mette al centro la persona e la soggettività andando oltre alle diversità e ai pregiudizi sociali e culturali presenti ancora oggi.
In questo modo il singolo individuo è preso in considerazione ed è più interessato a seguire chi esprime il proprio contenuto in modo che abbracci tutte le differenze, senza nessuna etichetta.
La comunicazione inclusiva non si rivolge solo a chi ha una disabilità, coinvolge tutte le categorie in cui sono presenti pregiudizi sociali.
L’utilizzo della comunicazione inclusiva spinge il modo di esprimersi ad un livello più profondo e ha una funzione di abbattimento dei pregiudizi e delle barriere sociali.
Per fare una buona comunicazione inclusiva ci sono alcune regole da seguire, di seguito ve ne riporto qualcuna:
– Esprimersi in modo chiaro, diretto e semplice, non usare termini tecnici se non sono strettamente necessari.
– Non dare per scontata nessuna informazione.
– Se si fa comunicazione orale parlare al singolo in modo da coinvolgerlo.
– Sempre se si usa una comunicazione orale utilizzare dei sottotitoli e dei testi scritti in modo che l’utente non udente possa seguire il contenuto che stiamo realizzando.
– Non bisogna parlare velocemente in modo che l’utente non vedente possa seguire il discorso, non utilizzare molte immagini perché altrimenti il programma di sentitizzatore vocale non riesce a tradurre correttamente l’informazione.
Ciò che mi preme sottolineare è che una comunicazione inclusiva è d’aiuto sia a chi crea contenuti, a chi fa marketing e alle aziende perché si può coinvolgere, come considerato prima, una fetta di mercato che viene nascosta ai più.
L’importanza di questo tipo di comunicazione mette al centro l’individuo con tutte le caratteristiche che lo definiscono puntando all’importanza di ogni soggetto in quanto persona. Un consumatore che si sente coinvolto è disposto e catturato da chi utilizza questo tipo di comunicazione, più propenso poi ad acquistare un determinato prodotto.
La comunicazione inclusiva serve soprattutto a chi la utilizza perché aiuta ad ampliare i propri punti di vista mettendosi al posto di altre soggettività.